Biografia di Howard Phillip Lovecraft

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Howard Phillips Lovecraft (conosciuto anche come il “Solitario di Providence), nacque a Providence (USA) il 20 agosto 1890 e morto il 15 marzo 1937, sempre a Providence.
E’ stato uno scrittore, poeta, critico letterario e saggista, riconosciuto tra i maggiori scrittori di letteratura horror insieme con Edgar Allan Poe e considerato da molti uno dei precursori della fantascienza angloamericana.

Le sue opere sono una miscela tra horror, fantascienza e fantasy, proprio per questa miscela si deve a Lovecraft il merito di aver coniato il termine Weird Fiction e aver dato lo spunto alle origini del moderno genere letterario del New Weird.

Autore di numerosi racconti e romanzi, oltre ad alcuni racconti in versi, Lovecraft non venne apprezzato in particolar modo dai critici del suo tempo. Ad esempio, il racconto Il richiamo di Cthulhu venne inizialmente rifiutato in quanto definito troppo “straniante” secondo l’espressione di Wright e non godette mai di buona fama se non dopo la sua morte.

Uno dei maggiori studiosi lovecraftiani, S. T. Joshi, definisce la sua opera come “un inclassificabile amalgama di fantasy e fantascienza, e non è sorprendente che abbia influenzato in maniera considerevole lo sviluppo successivo di entrambi i generi”.
Dal punto di vista del pensiero nei suoi racconti e saggi coniò la filosofia del cosmicismo, in conseguenza del suo ateismo e delle nuove scoperte scientifiche, e le sue idee in molti campi furono spesso controverse.
Molte delle sue opere sono state fonte di ispirazione per artisti di tutto il mondo, nella letteratura così come nel cinema e nella musica.

Infanzia e giovinezza

H. P. Lovecraft nacque il 20 agosto 1890 a Providence (Rhode Island), unico figlio di Winfield Scott Lovecraft, rappresentante per la Gorham Silver Company (ditta di argenteria) e Sarah Susan Phillips, secondogenita di un proprietario terriero in declino. Nel 1891 i genitori si trasferirono ad Auburndale, nel Massachusetts, anche se cambiarono di frequente indirizzo nella zona di Boston. A tre anni, nel 1893, in un hotel di Chicago dov’era per affari, il padre cominciò a manifestare sintomi di psicosi, farneticando di aver ricevuto insulti da una cameriera e che la moglie era stata aggredita; ricoverato al Butler Hospital di Providence, vi rimase per il resto della vita fin quando, colpito anche da una paralisi, morì di sifilide quando Lovecraft aveva otto anni.

Lovecraft fu quindi cresciuto dalla madre, da due zie (Lillian Delora Phillips e Annie Emeline Phillips) e dal nonno Whipple Van Buren Phillips: vissero nella villa di tre piani dei genitori di Sarah a Providence, al 194 di Angell Street.

Suo nonno, appassionato di letteratura gotica, lo incoraggiò nella lettura fornendogli le fiabe dei fratelli Grimm e Le mille e una notte, libro da cui prese poi spunto per creare il folle Abdul Alhazred e il suo Necronomicon. Nel 1896 Lovecraft perse la nonna materna che lo aveva introdotto all’astronomia, Rhobinia Alzada Phillips, fatto che provocò in lui i primi incubi, che lo perseguitarono per anni, costituiti da demoni da lui stesso definiti “Magri notturni” (Night-Gaunts).

Nel 1897 scrisse la sua prima poesia, ispirata all’Odissea, nonché i primi racconti: The Noble Eavesdropper e The Little Glass Bottle. Nello stesso anno in cui morì il padre, il 1898, Lovecraft si accostò agli scritti di Edgar Allan Poe, Jules Verne e Wells, che stimolarono il suo interesse per l’insolito, la chimica (costruirà anche un laboratorio in cantina, le cui formule chimiche dopo la sua morte verranno erroneamente interpretate per segni magici) e l’astronomia, e strinse le prime amicizie con i coetanei.

Nel 1900 cadde preda dei primi esaurimenti nervosi, forse provocati dall’atteggiamento iperprotettivo della madre (che arriverà al punto di vietare a Lovecraft di uscire per via – a detta della donna – dell’eccessiva bruttezza del bambino), che comunque non gli impediranno nei due anni successivi di aumentare la produzione di poesie e racconti realistici.

La morte del nonno, avvenuta nel 1904, fece cadere l’intera famiglia in difficoltà economiche, tanto che Lovecraft dovette traslocare con la madre al civico 598 della stessa Angell Street, in un’abitazione più piccola e meno confortevole; da qui Lovecraft intraprese la carriera liceale, che non riuscì mai a completare a causa della sua salute malferma, dovuta anche a una caduta da un’impalcatura verificatasi nel 1905, in seguito alla quale soffrirà per tutta la vita di mal di testa.

Il 1906 è l’anno in cui Lovecraft appare per la prima volta nella stampa, più precisamente il 3 giugno nel Providence Sunday Journal con una lettera ridicolizzante l’astrologia, mentre lo stesso anno scrisse un’altra lettera, poi pubblicata il 25 agosto, allo Scientific American dove dava credito alle prove circa l’esistenza di un pianeta oltre Nettuno (Plutone, declassato a pianeta nano nel 2006, fu scoperto solo nel 1930). La passione per l’astronomia continuò da luglio a dicembre sul settimanale Pawtuxet Valley Gleaner e, dall’agosto 1906 al 1908, con il Providence Morning Tribune e il Providence Evening Tribune.

Nel 1908 abbandonò definitivamente gli studi e nel 1909, a causa dei frequenti esaurimenti nervosi, fece altrettanto con un corso di chimica, iniziando al contrario lunghe passeggiate in bicicletta con gli amici alla scoperta della regione natale.

Nel 1911 la famiglia di Lovecraft cadde nuovamente in disgrazia, stavolta a causa di investimenti sbagliati fatti dallo zio Edwin E. Phillips, e piombò in uno stato di povertà da cui non riuscì più a uscire. Il 1912 per H. P. Lovecraft fu l’anno delle prime poesie pubblicate (si tratta della lirica Providence in 2000 A.D. uscita nel Providence Evening Bulletin) che, anche grazie alle lettere edite nella rivista Argosy, lo fecero notare da Edward F. Daas, presidente dell’United Amateur Press Association (UAPA); questa associazione di scrittori dilettanti lo contatterà per diverse iniziative. Lovecraft nel 1915 cominciò a revisionare manoscritti altrui, unico lavoro continuativo fino alla sua morte, offrendo i suoi servigi all’ecclesiastico David Van Bush, mentre al contempo riusciva a pubblicare il primo dei tredici numeri de The Conservative, una sua raccolta di saggi e poesie che rimarrà in piedi fino al 1923.

Nel frattempo, dal 1916, cominciò a prendere forma la sua vasta rete di corrispondenti. Fra i suoi interlocutori si possono citare il giovane Forrest J. Ackerman, Robert Bloch (autore di Psycho) e Robert E. Howard (Conan il barbaro). In questo periodo, insieme con alcuni di questi corrispondenti, partecipò al circolo letterario “Kleicomolo” e lesse un libro fantastico che esercitò probabilmente su di lui un notevole influsso, Etidorhpa di John Uri Lloyd. Nel 1917, con l’ingresso degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale, cercò di entrare volontario nella guardia nazionale del Rhode Island, ma ancora una volta l’intervento della madre gli precluse ogni possibilità di successo.

In questo periodo, incitato anche da W. Paul Cook, curatore di varie riviste dilettantistiche, scrisse i racconti brevi La tomba e Dagon. Pochi anni dopo, nel 1919, Lovecraft incontrò a Boston uno degli autori da cui trarrà grande ispirazione per svariati racconti, Lord Dunsany, rimanendo abbagliato dallo stile e dalla tematica “onirica” dello scrittore irlandese. Lo stesso anno, dopo aver sofferto per un lungo periodo di isteria e depressione, la madre di Lovecraft venne ricoverata al Butler Hospital, lo stesso ospedale dove il marito era morto qualche anno prima. Il loro legame cessò solo con la morte della donna, avvenuta il 24 marzo 1921, a seguito di complicazioni durante un intervento alla cistifellea.

A Boston Lovecraft strinse amicizia, il 12 marzo 1921, con Sonia H. Greene, una vedova sette anni più anziana di lui, per la quale scriverà racconti che lo porteranno a iniziare un rapporto sentimentale (ancora limitatamente di carattere epistolare, vivendo la donna a New York). Dopo aver ricevuto dalla rivista semiprofessionale Home Brew una commissione per scrivere alcuni racconti, Lovecraft nel 1922 cambiò radicalmente le abitudini quotidiane, leggendo i suoi racconti in pubblico, partecipando a conferenze, venendo nominato presidente dell’UAPA e facendo numerosi viaggi nel New England.

Proprio i racconti usciti su Home Brew, nello specifico “Herbert West, rianimatore” e “La paura in agguato”, lo porteranno all’attenzione di Edwin E. Baird, direttore della rivista professionale Weird Tales, sulla quale nell’ottobre 1923 uscirà “Dagon”.

Il matrimonio e New York

Nel febbraio 1924 l’illusionista-acrobata Harry Houdini commissionò a Lovecraft la scrittura di un racconto, che uscirà su Weird Tales con il titolo di “Imprisoned with the Pharaohs”, facendo in modo che la trama apparisse come una vera avventura vissuta dall’attore di Budapest. Il titolo originale di Lovecraft fu “Sotto le piramidi”. In marzo lo scrittore si sposò con Sonia Greene, e la coppia si spostò nel borough di Brooklyn a New York.
La qualità delle sue opere spinse gli editori di Weird Tales a offrirgli il posto da direttore, ma Lovecraft rifiutò perché non voleva trasferirsi a Chicago, lasciando il posto a Farnsworth Wright.

La permanenza di Lovecraft a New York venne funestata da problemi economici, poiché i suoi sforzi per trovare lavoro furono inutili e costrinsero la moglie, che nel frattempo aveva visto fallire la propria attività commerciale, a spostarsi a Cleveland alla ricerca di un impiego. Lovecraft quindi rimase a vivere da solo in una zona di Brooklyn, chiamata Red Hook (scenario, tra l’altro, de “L’orrore a Red Hook”). Dopo aver iniziato la corrispondenza con lo scrittore Donald Wandrei nel 1925, Lovecraft il 17 aprile 1926 tornò a Providence. La sua nuova collocazione fu il numero 10 di Barnes Street (l’indirizzo che nel racconto “Il caso di Charles Dexter Ward” viene dato come residenza del dottor Willet), dove ebbe residenza fino al 1933.

È di questo periodo l’avvio di contatti con August Derleth e la stesura dell’importante Il richiamo di Cthulhu e del saggio Supernatural Horror in Literature, nonché, nel 1927, dei suoi primi due romanzi: La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath e Il caso di Charles Dexter Ward, che tuttavia verranno pubblicati postumi perché non ritenuti ben fatti dallo stesso Lovecraft. Nel frattempo, il rifiuto di Weird Tales di pubblicare Il colore venuto dallo spazio viene ripagato dal parere favorevole di Amazing Stories.

Nel 1928 Sonia si accordò con Lovecraft per un divorzio che venne accettato dal tribunale il 25 marzo 1929. Dopo la fine del matrimonio con Lovecraft, nel 1933 Sonia Greene si trasferì in California. Si risposò nel 1936 con un certo dottor Nathaniel Davis, di Los Angeles.
La fine del suo matrimonio con Lovecraft non fu però mai formalizzata legalmente a sua insaputa: sebbene lo scrittore le avesse assicurato che il divorzio era stato presentato, lui non firmò mai il decreto finale, pertanto l’unione tra la Greene e Davis era tecnicamente bigama fino al 1937.
Sonia Greene fu informata di ciò e della prematura morte di Lovecraft solo nel 1945, otto anni dopo la sua scomparsa, e ne fu molto disturbata.

A causa della cattiva riuscita del suo matrimonio e della connotazione negativa del sesso in certi suoi racconti, alcuni biografi hanno ipotizzato che Lovecraft fosse asessuale; tuttavia, la moglie lo definì più volte “un amante adeguatamente eccellente”. Lo scrittore manifestava raramente interesse verso il rapporto d’amore e la socialità; la sua difficoltà a esprimere i sentimenti, nonché una vaga apparente misoginia, fece sì che molti biografi gli attribuissero tratti del disturbo schizoide di personalità o della sindrome di Asperger.
Queste caratteristiche emergono anche nelle sue opere.

Gli ultimi anni

«Sono talmente stanco dell’umanità e del mondo che nulla suscita la mia attenzione se non comporta almeno due omicidi a pagina, o se non tratta di innominabili orrori provenienti da altri spazi.» (H.P. Lovecraft)

Il periodo dopo il ritorno a Providence (gli ultimi undici anni della sua vita) fu il più prolifico dal punto di vista letterario. Durante questi anni scrisse la maggior parte dei suoi racconti oggi più conosciuti e opere più impegnative come “Il caso di Charles Dexter Ward”, “Alle montagne della follia” (1931, ma non accettato da Weird Tales) e il contemporaneo “La maschera di Innsmouth”. Inoltre si dedicò alla revisione di opere di altri autori, lavorando anche come ghostwriter in opere come “Il tumulo”, “La morte alata” e “Il diario di Alonzo Typer”.

Nel 1930 Lovecraft intrattenne per la prima volta rapporti epistolari con Robert Ervin Howard e Henry S. Whitehead, diede luce al romanzo breve Colui che sussurrava nelle tenebre e conobbe, sempre per via epistolare, gli scrittori J. Vernon Shea e Seabury Quinn.

Nonostante gli sforzi creativi, la sua situazione economica continuò a peggiorare finché fu costretto, nel 1933, a trasferirsi al numero 66 di College Street in un alloggio più economico e più piccolo (la stessa abitazione di Robert Blake, protagonista di “L’abitatore del buio”) con l’unica zia superstite (Annie; Lilian morì nel 1932).
Nel 1934 Lovecraft compì il suo viaggio più lungo fuori casa, ospitato per quasi due mesi dall’amico R.H. Barlow in Florida, futuro detentore delle opere di Lovecraft come da lui dettato nel testamento.

Nel 1935 Weird Tales respinse un altro suo lavoro, il romanzo “L’ombra venuta dal tempo”, spingendo sempre più Lovecraft ad abbandonare i testi interamente opera propria (l’ultimo, sempre del 1935, fu “L’abitatore del buio”) dedicandosi esclusivamente a revisioni o collaborazioni.
La sfiducia nelle proprie capacità emerse di nuovo nel 1936, quando Analog Science Fiction and Fact pubblicò “Alle montagne della follia” e “L’ombra calata dal tempo” solamente dietro proposta di Donald Wandrei.

Il 10 marzo 1937, dopo un periodo di salute declinante e in rapido peggioramento, venne ricoverato al Jane Brown Memorial Hospital di Providence dove gli fu diagnosticato un tumore dell’intestino tenue in fase molto avanzata. Cinque giorni dopo, il 15 marzo, alle 6:00 del mattino, lo scrittore di Providence si spense a 46 anni a causa delle complicanze del cancro, tra cui denutrizione e cachessia dovuta a malassorbimento.

L’ultimo ricordo su di lui è quello dell’amico Harry Brobst, che si recò a visitarlo poco prima della morte. Brobst cercò di confortare il sofferente Lovecraft, che pativa dolori cronici da mesi, menzionando lo stoicismo degli antichi filosofi; lo scrittore di Providence non rispose ma si limitò a scuotere la testa, negando in modo deciso la validità dell’argomentazione.
Un’altra versione vuole diagnosticato il tumore a Lovecraft nel 1936, con lo scrittore che non informò gli amici e la zia della sua malattia per non amareggiarli; negli ultimi mesi tenne un diario di taglio scientifico (Diario di Morte) sulla propria salute per informare i medici delle sue condizioni.

Il corpo di Lovecraft venne sepolto assieme a quello dei genitori nel monumento funebre di famiglia dei Phillips, nel cimitero di Swan Point a Providence.
Nel 1977, un gruppo di fan particolarmente devoti guidati da Dirk Mosig raccolse i fondi necessari per far realizzare una nuova lapide commemorativa, sulla quale vennero incisi il nome dello scrittore, la data di nascita, quella di morte e la frase “I AM PROVIDENCE” (io sono Providence), tratta da una delle sue lettere personali. Il 13 ottobre 1997, a poco più di sessant’anni dalla morte, sconosciuti hanno scavato nel cimitero cercando di riesumarlo, ignorando che il corpo non è sepolto sotto la nuova lapide.

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