Nella prima parte di “Star Trek – I film” ci siamo occupati dei primi tre film della serie classsica:
01. Star Trek (Star Trek: The Motion Picture, 1979)
02. Star Trek II – L’ira di Khan (Star Trek II: The Wrath of Khan, 1982)
03. Star Trek III – Alla ricerca di Spock (Star Trek III: The Search for Spock, 1984)
Nella seconda parte abbiamo completato la serie classica con gli altri tre film:
04. Rotta verso la Terra (Star Trek IV: The Voyage Home, 1986)
05. Star Trek V – L’ultima frontiera (Star Trek V: The Final Frontier, 1989)
06. Rotta verso l’ignoto (Star Trek VI: The Undiscovered Country, 1991)
Nella terza parte ci siamo occupati dei quattro film della serie “The Next Generation”.
In questa quarta e ultima parte parleremo dei tre film della serie “Kelvin Timeline”, del film della serie “Expanded Universe” e dei due progetti mai realizzati.
I FILM
SERIE CLASSICA
01. Star Trek (Star Trek: The Motion Picture, 1979)
02. Star Trek II – L’ira di Khan (Star Trek II: The Wrath of Khan, 1982)
03. Star Trek III – Alla ricerca di Spock (Star Trek III: The Search for Spock, 1984)
04. Rotta verso la Terra (Star Trek IV: The Voyage Home, 1986)
05. Star Trek V – L’ultima frontiera (Star Trek V: The Final Frontier, 1989)
06. Rotta verso l’ignoto (Star Trek VI: The Undiscovered Country, 1991)
THE NEXT GENERATION
07. Generazioni (Star Trek: Generations, 1994)
08. Primo contatto (Star Trek: First Contact, 1996)
09. Star Trek – L’insurrezione (Star Trek: Insurrection, 1998)
10. Star Trek – La nemesi (Star Trek: Nemesis, 2002)
KELVIN TIMELINE
11. Star Trek (2009)
12. Into Darkness – Star Trek (Star Trek Into Darkness, 2013)
13. Star Trek Beyond (2016)
EXPANDED UNIVERSE
14. Star Trek: Section 31
PROGETTI NON REALIZZATI
15. Star Trek: Planet of the Titans (anni settanta)
16. Star Trek: The God Thing (anni settanta)
11. Star Trek (2009)
Star Trek, noto nel fandom anche con la sigla ST XI, è un film di fantascienza del 2009 diretto da J. J. Abrams. È l’undicesima pellicola della serie cinematografica di Star Trek.
Il film costituisce un reboot della serie classica di Star Trek (1966-1969) e ha per tema le prime avventure dei personaggi della serie.
Il riavvio viene giustificato all’interno della storia con l’introduzione di una linea temporale alternativa: un universo parallelo che cancella il continuum delle precedenti serie. Un anziano Spock (Leonard Nimoy) torna accidentalmente indietro nel tempo dopo essere stato risucchiato da un buco nero, interferendo così con gli eventi.
È stato il primo film di Star Trek a essersi aggiudicato un premio Oscar (per la categoria “miglior trucco”) e ha ricevuto altre tre candidature. Ha avuto due seguiti, Into Darkness – Star Trek (2013) e Star Trek Beyond (2016).
La pellicola è stata dedicata alla memoria di Gene Roddenberry, ideatore della serie di Star Trek, e di sua moglie Majel Barrett Roddenberry, scomparsa durante la lavorazione del film.
Trama
Anno 2233. La nave stellare della Federazione dei Pianeti Uniti USS Kelvin sta pattugliando lo spazio vicino a una Supergigante rossa, quando improvvisamente i sensori gravitazionali della nave impazziscono: davanti ai membri dell’equipaggio si forma un buco nero dal quale fuoriesce una gigantesca astronave romulana, la Narada, che li attacca. Il primo ufficiale romulano, Ayel, richiede un incontro con il capitano della Kelvin, Robau, per negoziare un cessate il fuoco; una volta che quest’ultimo è giunto a bordo della Narada, i romulani gli mostrano degli ologrammi di una misteriosa nave e di un certo Ambasciatore Spock, chiedendogli informazioni al riguardo.
Dopo aver negato di saper qualcosa e aver riferito la data stellare, Robau viene ucciso da Nero, capitano della Narada, che poi ordina di continuare l’attacco. Sulla Kelvin, il tenente comandante George Kirk (giovane primo ufficiale di Robau, nominato capitano da questi al momento della sua partenza verso la nave romulana) ordina l’evacuazione e fa imbarcare sulle scialuppe di salvataggio l’equipaggio, inclusa sua moglie Winona che è sul punto di partorire. Kirk invece si sacrifica, rimanendo a bordo per fornire copertura alle scialuppe e lanciandosi infine con la sua nave, ormai compromessa, contro la Narada, mentre Winona dà alla luce James Tiberius Kirk.
Trascorrono gli anni, e sul pianeta Vulcano al giovane Spock, un vulcaniano di madre terrestre, viene proposto di studiare all’Accademia delle scienze Vulcaniana; questi però rinuncia, decidendo di arruolarsi nella Flotta Stellare. Sulla Terra intanto, Kirk, cresciuto senza la guida paterna e diventato un ragazzo scapestrato e temerario, scatena una rissa in un bar contro alcuni cadetti dell’accademia della flotta stellare mentre cerca di fare la corte alla cadetta Nyota Uhura, finché il capitano Christopher Pike non li ferma.
Più tardi, l’ufficiale, ricordando a Kirk la morte eroica del padre, lo spinge a iscriversi all’Accademia della Flotta, dove Kirk fa amicizia con il medico Leonard McCoy. Qui, dopo tre anni di addestramento, Kirk tenta per la terza volta il test della Kobayashi Maru, riuscendo a passarlo; dal momento che Spock aveva ideato il test in modo che non potesse essere superato, il giovane cadetto viene accusato dal vulcaniano di aver imbrogliato, venendo quindi sospeso.
Proprio mentre si sta discutendo della sospensione di Kirk, la Flotta Stellare riceve una trasmissione d’emergenza proveniente da Vulcano. Il capitano Pike prende il comando della USS Enterprise, la nuova ammiraglia della Flotta che si appresta a compiere il suo viaggio inaugurale, ma a sua insaputa, grazie a uno stratagemma di McCoy, sulla nave si imbarca anche Kirk.
Giunto nei pressi di Vulcano, l’equipaggio, già avvertito durante il viaggio da Kirk che le condizioni registrate erano identiche a quelle verificatesi nell’occasione in cui era nato, scopre che il pianeta è sotto assedio da parte della Narada, che ha intenzione di distruggerlo; per fare ciò i romulani si servono della “Sonda”, un dispositivo a impulsi ad alta energia che è in grado sia di bloccare le comunicazioni e il teletrasporto dei nemici, sia di perforare la crosta di Vulcano per raggiungerne il nucleo.
La nave di Nero attacca l’Enterprise, sottoponendo a Pike la stessa richiesta rivolta venticinque anni prima a Robau; il capitano accetta e cede il comando al comandante Spock, mentre Kirk viene promosso a primo ufficiale. Il piano di Pike prevede però che Kirk, Hikaru Sulu e l’ingegnere Olson, indossando delle tute spaziali, si calino sulla Sonda dalla navetta su cui si sta per imbarcare, in modo da sabotare il congegno.
Il piano riesce, nonostante Olson perda immediatamente la vita ritardando troppo l’apertura del paracadute, ma il foro prodotto è sufficiente per permettere a Nero di inviare nelle profondità del pianeta della “Materia Rossa”, una sostanza che, se incendiata, dà vita a una singolarità quantica. Mentre Vulcano inizia a implodere e Pavel Chekov riporta Kirk e Sulu sull’Enterprise, Spock, teletrasportatosi sul pianeta, riesce a salvare il padre Sarek e l’Alto Consiglio Vulcaniano, perdendo però sua madre.
Mentre la Narada si dirige verso la Terra, Nero tortura Pike per carpirgli i codici d’accesso delle difese terrestri. Sull’Enterprise, nel frattempo, Kirk tenta di convincere Spock a seguire i Romulani anziché riunirsi al resto della Flotta, ma il vulcaniano lo accusa di insubordinazione, abbandonandolo sul pianeta ghiacciato Delta Vega. Qui Kirk incontra uno Spock anziano, il quale spiega che lui e Nero provengono da un futuro lontano 129 anni nel quale una supernova minacciava Romulus, il pianeta natale del capitano della Narada.
Spock anziano racconta di come provò a usare la Materia Rossa per formare un buco nero che assorbisse la supernova, ma, essendo giunto in ritardo, non riuscì ad attuare il suo piano, mentre l’intero popolo di Nero veniva annientato. La Narada attaccò allora la navetta di Spock, la Jellyfish, ma entrambe furono risucchiate dal buco nero creato dal vulcaniano finendo indietro nel tempo in due momenti diversi del passato. Nero, entrato per primo nel buco nero, arrivò nel 2233, quando attaccò la USS Kelvin; Spock invece arrivò venticinque anni dopo, nel 2258, quando i Romulani lo stavano attendendo per impossessarsi della Materia Rossa.
Nero quindi, teletrasportato Spock su Delta Vega, poté procedere alla distruzione di Vulcano per far provare all’ambasciatore le stesse sofferenze che aveva patito lui. Spock anziano aggiunge di provenire da una linea temporale differente, rivelando che nel suo universo George Kirk non è morto e ha visto il figlio diventare capitano dell’Enterprise.
Spock anziano e Kirk raggiungono una vicina base della Federazione, dove incontrano Montgomery Scott. Questi, secondo il vecchio vulcaniano, è colui che nel suo universo ha elaborato l’equazione per teletrasportarsi su una nave che viaggia a velocità di curvatura; grazie alle scoperte di Scotty, di cui è a conoscenza, Spock invia quindi i due a bordo dell’Enterprise. Giunti sull’ammiraglia, Kirk, su consiglio del vecchio Spock, provoca la rabbia del giovane vulcaniano, in modo da condurlo a sospendersi dal comando, essendo coinvolto emotivamente.
Divenuto il nuovo capitano, Kirk ordina di lanciarsi all’inseguimento della Narada, nascondendosi tra le nubi gassose di Titano in modo da non farsi scoprire; lui e Spock si teletrasportano dunque sulla nave nemica per salvare Pike e impedire la distruzione della Terra. Kirk riesce a sconfiggere Ayel e a liberare il capitano, mentre Spock prende il comando della Jellyfish e la usa per distruggere la Sonda, che nel frattempo era stata calata sul pianeta. Il vulcaniano si lancia quindi a velocità di curvatura, portando così anche la nave nemica in una zona dell’universo lontana dalla Terra, per poi dirigere la sua navetta verso la Narada stessa; subito prima che avvenga l’impatto, Spock, Kirk e Pike vengono però teletrasportati a bordo della sopraggiunta Enterprise, che aveva seguito fin lì le altre due navi.
Lo scontro tra la Jellyfish e la Narada attiva la Materia Rossa, generando una singolarità che, congiuntamente ai colpi d’artiglieria della nave di Kirk, distrugge la nave romulana e causa la morte di Nero. Anche l’ammiraglia viene però attratta dal buco nero, senza riuscire a evadere dalla gravità da esso generata nemmeno spingendo al massimo i propri propulsori; su idea di Scotty viene allora espulso il nucleo di curvatura, la cui esplosione al di fuori della nave riesce a sbalzare quest’ultima in salvo lontano dalla singolarità.
L’Enterprise torna sulla Terra, dove Kirk viene promosso al grado di capitano e rileva Pike (nel frattempo divenuto ammiraglio e costretto alla sedia a rotelle per le torture subite) al comando della nave. Spock incontra il suo alter ego anziano, che lo informa di avere selezionato un pianeta abitabile che i vulcaniani sopravvissuti potranno colonizzare, consigliando inoltre al giovane di continuare a servire nella Flotta Stellare. Sull’Enterprise il capitano Kirk, il suo primo ufficiale Spock e il resto dell’equipaggio partono quindi verso lo spazio profondo.
Scheda film | Interpreti e personaggi |
![]() Titolo originale: Star Trek Paese di produzione: Stati Uniti d’America Anno: 2009 Durata: 127 min Regia: J. J. Abrams ![]() | Chris Pine: Cap. James T. Kirk Zachary Quinto: Spock Zoe Saldana: Nyota Uhura Karl Urban: Dott. Leonard ‘Bones’ McCoy Simon Pegg: Montgomery Scott John Cho: Hikaru Sulu Anton Yelchin: Pavel Chekov Eric Bana: Cap. Nero Bruce Greenwood: Cap. Christopher Pike Winona Ryder: Amanda Grayson Leonard Nimoy: Spock anziano Ben Cross: Sarek Greg Ellis: capo ingegnere Olson Antonio Elias: ufficiale Pitts Tyler Perry: Ammiraglio Barnett Deep Roy: Keenser Jennifer Morrison: Winona Kirk Tim Griffin: ingegnere della Kelvin Clifton Collins Jr.: Gen. Ayel Chris Hemsworth: George Samuel Kirk Faran Tahir: Cap. Richard Robau Rachel Nichols: Orioniana Akiva Goldsman: il consigliere dell’Accademia Scottie Thompson: moglie del Cap. Nero Jimmy Bennett: James T. Kirk da bambino Jacob Kogan: Spock da bambino Patrick Stewart: Jean-Luc Picard William Shatner: James T. Kirk Jonathan Frakes: William Riker Brent Spiner: Data LeVar Burton: Geordi La Forge Michael Dorn: Worf Gates McFadden: Beverly Crusher Marina Sirtis: Deanna Troi Malcolm McDowell: Tolian Soran James Doohan: Montgomery Scott Walter Koenig: Pavel Chekov Whoopi Goldberg: Guinan Barbara March: Lursa Gwynyth Walsh: B’Etor Jacqueline Kim: Demora Sulu Kim Braden: Elise Picard |
12. Into Darkness – Star Trek (Star Trek Into Darkness, 2013)
Into Darkness – Star Trek (Star Trek Into Darkness), noto nel fandom anche con l’acronimo STID o la sigla ST XII,[1] è un film di fantascienza del 2013 diretto da J. J. Abrams.
Sequel del film del 2009 che costituiva il reboot cinematografico della serie di Star Trek, è la dodicesima pellicola della serie e quella che ha riscosso i maggiori incassi.
Inizialmente la Paramount Pictures aveva invitato il regista J. J. Abrams a riprendere il film direttamente in 3D ma lo stesso regista ha chiesto di poter girare con telecamere IMAX. È stato infine trovato un compromesso: per la prima volta nella storia del cinema, un film viene girato in IMAX e poi convertito in 3D in post produzione.
Trama
Anno 2259. Sul pianeta Nibiru l’eruzione di un enorme vulcano minaccia di distruggere la primitiva civiltà locale. Il capitano della USS Enterprise NCC-1701 James T. Kirk, che circa un anno prima aveva distrutto la Narada comandata da Nero, viola la Prima direttiva della Federazione dei Pianeti Uniti mostrando agli indigeni la sua nave (fino a quel momento rimasta nascosta sul fondo dell’oceano): l’azione viene resa necessaria dal fatto che il primo ufficiale Spock, sceso nel vulcano per attivare un congegno che lo renda inerte, vi rimane intrappolato, trovandosi di fronte a morte certa.
Per questa infrazione Kirk, una volta rientrato sulla Terra, viene sollevato dal comando e rimandato all’Accademia della Flotta Stellare, mentre Spock è riassegnato alla USS Bradbury e l’Enterprise viene nuovamente affidata all’ammiraglio Christopher Pike; questi però, fiducioso nel giovane, chiede e ottiene che il suo primo ufficiale sia proprio Kirk.
Nel contempo a Londra, un misterioso terrorista, dopo aver salvato col suo stesso sangue la figlia malata di un membro dell’intelligence della Flotta Stellare, convince quest’ultimo a far saltare in aria un intero edificio della Federazione.
A seguito dell’attentato, a San Francisco viene convocato l’Alto consiglio della Flotta Stellare presieduto dall’ammiraglio Alexander Marcus, a cui partecipano i capitani e i primi ufficiali delle navi di stanza nell’area, e quindi anche Pike, Kirk e Spock. In tale sede viene rivelato che il misterioso attentatore, che si scopre essere l’ex comandante John Harrison, era considerato uno dei migliori agenti della Federazione e che l’edificio distrutto dall’esplosione era un importante archivio, il cui contenuto resta segreto.
Tuttavia l’esplosione si rivela solo un pretesto per far riunire i membri del Consiglio in un unico luogo: di lì a poco infatti, Harrison, a bordo di una navetta veloce rubata a Londra, apre il fuoco dall’esterno sulla sala dove si trovano gli ufficiali, uccidendone diversi, tra i quali l’ammiraglio Pike. Solo l’intervento di Kirk ferma l’attentatore, il quale fugge teletrasportandosi prima che la navetta precipiti al suolo.
Il fuggitivo è localizzato da Montgomery Scott in una zona disabitata di Kronos, pianeta natale dei Klingon, i quali sono sull’orlo della guerra con la Federazione. Desideroso di vendicare la morte del suo mentore, Kirk si offre di inseguire Harrison al comando dell’Enterprise e l’ammiraglio Marcus lo appoggia; l’ordine non è però di catturare il criminale, bensì di ucciderlo mediante l’utilizzo di 72 siluri fotonici di ultima generazione, non tracciabili e a lunga gittata, che possono essere lanciati dai confini della Federazione (senza dunque invadere lo spazio dei Klingon).
Durante l’imbarco si aggiunge all’equipaggio la giovane dottoressa Carol Wallace, mentre Scott lascia il suo incarico di ingegnere capo e torna a terra, dal momento che si rifiuta di ammettere a bordo i misteriosi siluri che, a suo dire, potrebbero compromettere la stabilità del nucleo di curvatura e mettere in pericolo l’intera nave. Giunti in prossimità di Kronos ma col nucleo dell’Enterprise in avaria, Kirk, Spock e il tenente Nyota Uhura, contrariamente a quanto imposto dagli ordini dell’ammiraglio, vanno alla ricerca del fuggitivo tra le rovine della zona disabitata, venendo però rintracciati e attaccati dai Klingon. È lo stesso Harrison, inaspettatamente, a salvarli sterminando i plotoni nemici, consegnandosi poi spontaneamente a loro una volta venuto a conoscenza della presenza a bordo dei 72 siluri.
Una volta sulla nave, il prigioniero rivela di essere in realtà Khan, uno spietato superuomo geneticamente modificato rimasto ibernato per trecento anni prima di essere risvegliato e sfruttato da Marcus per via della sua mente superiore. Rivela inoltre che i siluri a bordo dell’Enterprise contengono in realtà i corpi congelati del suo vecchio equipaggio: l’ammiraglio lo aveva tenuto sotto scacco grazie a essi, minacciando di distruggerli se lui non avesse obbedito ai suoi folli piani di militarizzare la Federazione e scatenare una guerra contro i Klingon. La missione su Kronos costituisce un perfetto pretesto per raggiungere tale scopo.
Improvvisamente sopraggiunge proprio Marcus al comando di una nuova nave da battaglia di dimensioni doppie rispetto all’Enterprise, la USS Vengeance, deciso a eliminare ogni testimone e a riprendersi Khan; Kirk però si rifiuta di consegnarglielo, lanciandosi in fuga a velocità di curvatura con la poca energia rimasta. Tuttavia la Vengeance, grazie agli avanzatissimi propulsori di cui è dotata, riesce a raggiungere l’altra nave e a danneggiarla pesantemente, sbalzandola fuori dal tunnel di curvatura non lontano dalla Terra.
L’Enterprise sta quindi per essere distrutta, quando interviene la dottoressa Wallace, che Spock aveva scoperto essere la figlia dello stesso ammiraglio (il suo vero nome è quindi Carol Marcus): la giovane ritiene che il padre non colpirebbe mai sapendola a bordo, ma questi per tutta risposta la fa teletrasportare sulla sua nave e si prepara ad aprire il fuoco. Senza sistemi di difesa, l’equipaggio è ormai rassegnato alla fine imminente, quando all’improvviso gli armamenti di Marcus vengono disattivati dall’interno grazie a Scott, infiltratosi a bordo in precedenza. Kirk decide dunque di recarsi personalmente sulla nave nemica facendosi aiutare da Khan, unico modo per poterla neutralizzare: i due riescono nel loro intento con l’aiuto di Scott, si portano fino al ponte di comando e mettono fuori gioco i soldati a fianco dell’ammiraglio; ma a questo punto il criminale attua il suo piano e consuma la sua vendetta su Marcus, uccidendolo, per poi prendere in ostaggio Kirk; Spock, rimasto al comando dell’Enterprise, si vede quindi obbligato a lasciare che teletrasporti a bordo i siluri in cui è ibernato il suo equipaggio. Una volta effettuato lo scambio, però, Khan non rispetta i patti e decide di far fuoco ugualmente sull’altra nave, ma il vulcaniano (che aveva sostituito i tubi criogenici con cariche esplosive, dopo essersi fatto consigliare dal suo alter ego anziano) fa detonare i siluri nella stiva della Vengeance, compromettendola definitivamente.
L’Enterprise, su cui erano stati rimandati Kirk, la dottoressa Marcus e Scott, è a sua volta gravemente danneggiata e comincia a precipitare, attratta dalla gravità della Terra; il capitano decide quindi di sacrificarsi per riparare il motore a curvatura, che nello scontro si era disallineato, esponendosi a radiazioni letali all’interno del nucleo. Intanto Khan cerca di far schiantare la sua nave sul quartier generale della Flotta Stellare a San Francisco, devastando parte della città. Per poter fermare il fuggitivo, Spock si teletrasporta, si lancia al suo inseguimento e, grazie anche all’intervento di Uhura, arriva quasi a ucciderlo; questa però lo ferma, avvisandolo che il sangue del superuomo è in grado di riportare in vita Kirk, come scoperto dal dottor McCoy che in precedenza lo aveva testato su un tribolo morto. Khan viene così catturato, in modo che il dottore possa ricavare un siero dal suo sangue, per poi venire nuovamente ibernato. Redivivo, dopo due settimane, il capitano ringrazia Spock per averlo salvato, come lui aveva fatto su Nibiru.
Quasi un anno dopo, Kirk tiene un discorso in occasione del nuovo varo della USS Enterprise, nel frattempo ricostruita; egli, divenuto un uomo più maturo e rispettoso delle regole, nell’occasione ricorda le parole del Giuramento del Capitano che gli aveva fatto recitare il suo mentore, l’ammiraglio Pike, al momento di affidargli la nave. Questa parte poi per una missione quinquennale, mai tentata sino ad allora, nello spazio profondo.
Scheda film | Interpreti e personaggi |
![]() Titolo originale: Star Trek Into Darkness Paese di produzione: Stati Uniti d’America Anno: 2013 Durata: 132 min, 120 min e 129 min Regia: J. J. Abrams ![]() | Chris Pine: James T. Kirk Zachary Quinto: Spock Zoe Saldana: Nyota Uhura Benedict Cumberbatch: Khan Noonien Singh / John Harrison Alice Eve: Carol Marcus Karl Urban: Leonard McCoy Simon Pegg: Montgomery Scott John Cho: Hikaru Sulu Anton Yelchin: Pavel Chekov Bruce Greenwood: Christopher Pike Peter Weller: Alexander Marcus Noel Clarke: Thomas Harewood Nazneen Contractor: Rima Harewood Leonard Nimoy: Spock anziano |
13. Star Trek Beyond (2016)
Star Trek Beyond, noto nel fandom anche con la sigla ST XIII, è un film del 2016 diretto da Justin Lin.
Si tratta della tredicesima pellicola del franchise fantascientifico di Star Trek ideato da Gene Roddenberry e il terzo film della serie reboot.
Fanno parte del cast Chris Pine, Zachary Quinto, Simon Pegg, Karl Urban, Zoe Saldana, John Cho e Anton Yelchin, che riprendono i rispettivi ruoli dai precedenti film, ai quali si aggiungono Idris Elba e Sofia Boutella nei ruoli rispettivamente di Krall e di Jaylah.
Nel settembre del 2013 J. J. Abrams annuncia di non potere dirigere il film a causa del suo impegno nelle riprese di “Star Wars: Il risveglio della Forza”. Nel maggio del 2014 Roberto Orci viene considerato come possibile regista, ma nel dicembre successivo, lo stesso Orci conferma che sarà solo produttore della pellicola, e non avrà il ruolo di regista né sceneggiatore; allo stesso tempo viene pubblicata la short list dei registi candidati per il progetto, che comprende Edgar Wright, Rupert Wyatt, Morten Tyldum, Daniel Espinosa, Justin Lin e Duncan Jones. Nel tardo dicembre viene annunciato Justin Lin alla regia.
Inizialmente, nel 2013, lo script viene scritto da Roberto Orci insieme a Patrick McKay e J. D. Payne, senza lo storico collaboratore di Orci, Alex Kurtzman, e con l’aiuto di Joe Cornish. Nel gennaio 2015, con l’abbandono di Orci, Doug Jung e Simon Pegg vengono ingaggiati per riscrivere la sceneggiatura.
Le riprese del film sono iniziate il 25 giugno 2015 a Vancouver e successivamente si sono spostate a Squamish, nella Columbia Britannica, a causa dei ritardi dovuti alla sceneggiatura. Altre location delle riprese sono state Seul e Dubai.
L’imprenditore statunitense Jeff Bezos, fondatore di Amazon.com, compare nella pellicola in un cameo, interpretando un ufficiale alieno della Flotta Stellare.
Trama
Dopo tre anni del suo viaggio quinquennale la nave stellare della Federazione USS Enterprise fa tappa alla gigantesca base stellare di Yorktown. Nei tre anni di servizio il capitano Kirk inizia a perdere lo spirito d’avventura non trovando uno scopo nella missione e pianifica di diventare vice ammiraglio della Flotta e lasciare il comando a Spock, il quale ha da poco rotto la relazione con Uhura. Spock riceve anche la notizia dai vulcaniani che l’ambasciatore Spock, la sua controparte anziana proveniente dalla linea temporale primaria, è morto.
A Yorktown viene recuperata una capsula di salvataggio contenente Kalara, la quale chiede aiuto affermando che la sua nave si è schiantata su un pianeta nascosto in una vicina nebulosa inesplorata. L’Enterprise parte per soccorrere l’equipaggio di Kalara, ma appena giunti ad Altamid, il pianeta alieno, scoprono di essere caduti in una trappola: la nave viene violentemente attaccata da un potentissimo sciame di navi aliene sconosciute. Il malvagio leader dello sciame, Krall, si inoltra nella nave danneggiata per recuperare l’Abronath, un manufatto alieno recuperato da Kirk in una precedente missione. Krall, non trovando quello che cerca, con l’aiuto dei suoi sgherri rapisce numerosi membri dell’equipaggio, mentre Kirk e gli altri effettuano un atterraggio d’emergenza lasciando l’Enterprise a bruciare e distruggersi precipitando su Altamid.
Intanto, sul pianeta, Uhura e Sulu vengono raggruppati da Krall in un sito con altri prigionieri, mentre Kirk, Chekov e Kalara cercano di raggiungere i resti dell’Enterprise. Qui Kalara si rivela una spia di Krall ma, prima di potere essere catturati, Kirk e Chekov riescono a ucciderla e scappano. Intanto il dottor McCoy rinviene uno Spock ferito e insieme si mettono in cammino per trovare gli altri. Nel frattempo l’ingegnere capo Scott, separato dal resto del gruppo, viene soccorso da Jaylah, un’aliena precipitata da bambina sempre a causa di Krall; la ragazza decide di aiutare Scotty e i suoi compagni dell’Enterprise.
Essa vive nella USS Franklin, una piccola nave della Federazione che era stata la prima a superare curvatura 4, quasi un centinaio di anni prima, sotto il comando del capitano Balthazar M. Edison, e considerata scomparsa da molto tempo a causa, si presume, di un tunnel spazio-temporale. Dopo avere liberato il resto dell’equipaggio dell’Enterprise sconfiggendo Manas, il luogotenente di Krall, Kirk e gli altri ufficiali della Federazione scoprono che il piano di Krall è di scatenare lo sciame su Yorktown per causare il maggior numero di vittime possibili, usando un’antica arma biologica racchiusa nell’Abronath. Krall è già riuscito a estorcere il manufatto da Syl, una cadetta aliena dell’Enterprise che lo teneva nascosto all’interno del suo cranio, e l’ha fatta consumare dall’arma biologica per testare le sue capacità distruttive.
L’equipaggio dell’Enterprise rimette quindi in sesto la Franklin e la guida a Yorktown per fermare Krall e il suo sciame. Esso si rivela sensibile alle onde corte emesse da una radio, che costituiscono il legame della loro mente collettiva, e quindi dalla vecchia nave parte una compilation di musica “classica” alla stessa frequenza, che disturba l’unione dello sciame e lo porta ad autodistruggersi. Krall, rimasto solo, decide di portare egli stesso l’arma all’interno di Yorktown e di utilizzarla anche a costo della vita. Uhura nel frattempo scopre dai registri della nave che Krall non è altri che Balthazar Edison, capitano della Franklin, il quale era rimasto isolato sul pianeta dove scoprì lo sciame, i droni e un pezzo dell’arma lasciati da una civiltà aliena. Lui e i restanti due sopravvissuti dell’equipaggio (ovvero Kalara e Manas) hanno utilizzato l’antica tecnologia che allunga la vita risucchiandola dalle altre forme di vita, sopravvivendo per centinaia di anni pur assumendo fattezze aliene.
Il desiderio di vendetta di Krall/Edison contro la Federazione è dovuto al suo passato: egli, ex marine spaziale pluridecorato, si era sentito sminuito al comando di una pacifica astronave come la Franklin, e per essere stato costretto a lavorare con i popoli alieni nemici per ordine della Federazione, che ritiene inoltre colpevole di averlo abbandonato. Kirk alla fine raggiunge Krall e al termine di una cruenta lotta in quasi assenza di gravità, nel centro della sferica Yorktown, riesce a eliminarlo scatenandogli addosso l’arma biologica ed espellendolo poi nello spazio, dove viene consumato da essa. Kirk viene tratto in salvo da McCoy e Spock, al comando di una delle navette aliene monoposto.
Dopo la battaglia Kirk decide di rinunciare alla carica di vice ammiraglio per potere prendere parte a nuove missioni, Jaylah viene reclutata all’Accademia Stellare mentre Spock, che aveva pensato di lasciare l’equipaggio per unirsi al resto dei vulcaniani a seguito della morte di Spock anziano, si riconcilia con la fidanzata Uhura e decide di rimanere con i suoi amici sulla neo-ricostruita Enterprise-A.
Scheda film | Interpreti e personaggi |
![]() Titolo originale: Star Trek Beeyond Paese di produzione: Stati Uniti d’America Anno: 2016 Durata: 122 e 123 min Regia: Justin Lin ![]() | Chris Pine: James T. Kirk Zachary Quinto: Spock Zoe Saldana: Nyota Uhura Simon Pegg: Montgomery Scott Karl Urban: Leonard “Bones” McCoy Anton Yelchin: Pavel Chekov John Cho: Hikaru Sulu Sofia Boutella: Jaylah Idris Elba: Balthazar M. Edison / Krall Joe Taslim: Manas Lydia Wilson: Kalara Shohreh Aghdashloo: Commodoro Paris Deep Roy: Keenser Greg Grunberg: Com. Finnegan Danny Pudi: Fi’Ja |
14. Star Trek: Section 31
Uno spin-off della serie “Star Trek: Discovery”, dopo “Star Trek: Strange New Worlds”, era inizialmente previsto come nuova serie televisiva con il titolo di Star Trek: Section 31.
La serie era prevista esordire con l’episodio pilota prima dello scoppio della Pandemia di COVID-19, ma il suo inizio è stato rimandato più volte ed è tuttora in fase di sviluppo. Nell’aprile 2023, Paramount+ ha annunciato che al posto della serie sarebbe stato realizzato un lungometraggio con il medesimo cast previsto per la serie.
E infatti “Star Trek: Section 31” si farà e sarà un film. Dopo un lungo sviluppo, il servizio streaming ha ufficializzato l’ordine del nuovo spin-off di “Star Trek: Discovery” incentrato sull’Imperatrice Philippa Georgiou, personaggio interpretato da Michelle Yeoh, recentemente premiata con l’Oscar per “Everything Everywhere All at Once”.
Star Trek: Section 31 vedrà Georgiou unirsi a una divisione segreta della Flotta Stellare incaricata di proteggere la Federazione dei Pianeti Uniti mentre affronta i peccati del suo passato. Descritto come un incrocio tra “Mission: Impossible” e “Guardiani della Galassia”, il film sarà l’inizio di una nuova fase per il franchise Star Trek, con il suo demiurgo Alex Kurtzman determinato a realizzare più lungometraggi (almeno uno ogni due anni) incastrati nei racconti di Discovery e delle altre serie arrivate negli ultimi anni.
L’idea di trasformare Star Trek: Section 31 in un film risale alla scorsa estate, quando Kurtzman e CBS Studios, lo studio dietro il franchise, si sono ritrovati a fare i conti con l’agenda fitta d’impegni della Yeoh (sarà anche nell’imminente nuova serie di Disney+ “Alla ricerca di me”), i timori di avere troppi show in corso contemporaneamente nel franchise e il desiderio di ritagliarsi uno spazio nel segmento degli eventi cinematografici.
La sceneggiatura sarà scritta da Craig Sweeny, mentre alla regia ci sarà Olatunde Osunsanmi. Nel team della produzione spazio poi a Kurtzman, Sweeny, Aaron Baiers, Osunsanmi, Frank Siracusa, John Weber, Rod Roddenberry, Trevor Roth, e Yeoh.
15. Star Trek: Planet of the Titans (anni settanta)
Star Trek: Il pianeta dei Titani è un film non prodotto basato su Star Trek, che ha raggiunto le fasi di sceneggiatura e progettazione della pre-produzione.
Dopo il successo di Star Trek nelle trasmissioni televisive nei primi anni ’70 e la popolarità della serie alle convention di fantascienza.
La Paramount Studios ha fatto diversi tentativi per produrre un lungometraggio basato sulla serie. Nel 1975, “Star Trek: The God Thing” (mai realizzato) fu proposto dal creatore del franchise Gene Roddenberry ma non fu ripreso dallo studio. L’anno successivo riprese la pre-produzione di un film con trattamento e successiva sceneggiatura intitolato Il pianeta dei titani, prodotto dal team di sceneggiatori britannici Chris Bryant e Allan Scott, con l’intenzione di contenere i costi girando nel Regno Unito.
Ci furono difficoltà nel garantire che sia William Shatner che Leonard Nimoy firmassero per il film, poiché il contratto di Shatner con la Paramount era scaduto e Nimoy era preoccupato per l’uso non autorizzato della sua immagine nel merchandising. Philip Kaufman è stato ingaggiato per dirigere, dopo che molti altri registi sono stati contattati.
La trama avrebbe visto l’equipaggio indagare sul pianeta natale dei mitici Titani. Fuggendo attraverso un buco nero, l’equipaggio viene catapultato nel passato preistorico dove insegna ai primi uomini come accendere il fuoco.
Dopo che la loro sceneggiatura fu rifiutata, Bryant e Scott si licenziarono e Kaufman creò una nuova sceneggiatura, ma anch’essa fu rifiutata e il progetto fu interrotto l’8 maggio 1977, circa due settimane prima dell’uscita di Star Wars.
Sono state citate varie ragioni per la cancellazione, incluso il cambio di regime alla Paramount, e il fatto che i dirigenti pensavano di aver perso la finestra a causa dell’imminente uscita di Star Wars, credendo che i fan della fantascienza non avrebbero pagato per vedere due film del genere.
La Paramount cambiò immediatamente rotta e lanciò un piano per riportare Star Trek in televisione tramite una nuova rete come Star Trek: Phase II (mai realizzato).
16. Star Trek: The God Thing (anni settanta)
Star Trek: The God Thing è una sceneggiatura di film non prodotta scritta dal creatore della serie di Star Trek Gene Roddenberry.
La trama del film segue l’equipaggio dell’Enterprise dopo gli eventi della serie originale: quando un’entità aliena si dichiara Dio e inizia a viaggiare sulla Terra, l’ammiraglio James T. Kirk riunisce l’equipaggio, che lo rimanda nella propria dimensione. Roddenberry completò la storia il 30 giugno 1976.
Ma la Paramount rifiutò la sceneggiatura per ragioni che Roddenberry attribuiva alle opinioni religiose dei dirigenti dell’azienda. Gli elementi della storia sono stati utilizzati in “Star Trek V: L’Ultima Frontiera”.
Dopo che la Paramount rifiutò il film, Roddenberry cercò di produrre The God Thing come romanzo alla fine degli anni ’70 firmando un accordo con Bantam Books per pubblicarlo, ma ha a causa del suo lavoro; prima su “Phase II” e poi su “The Motion Picture” il romanzo non andò mai in stampa.
Durante questo periodo, l’attore di Star Trek Walter Koenig aiutò Roddenberry ad espandere il romanzo. Nel 1991, poco prima della morte di Roddenberry, la sua assistente Susan Sackett riscoprì il lavoro sul romanzo e contattò la Pocket Books che voleva pubblicarlo. Si tennero discussioni per assumere Sackett e Fred Bronson per espanderlo fino alla lunghezza del romanzo, ma le negoziazioni si interruppero dopo la morte di Roddenberry e il licenziamento di Sackett da “Star Trek: The Next Generation”.
Michael Jan Friedman fu successivamente ingaggiato per espandere il lavoro ma rimase inedito.