Libretto di appena 78 pagine con il sottotitolo “I fumetti neri degli anni sessanta”, edito dalla Alessandro Tesauro Editore, praticamente tutto fatto in casa dall’autore all’editore.
Come si legge dalla quarta di copertina, l’autore ha al suo attivo numerosi saggi, tra cui “The Phantom” con cui ha vinto il premio Anafi come miglior saggista.Non voglio mettere in discussione la bravura di Alessandro Tesauro, perchè ho letto solo questo dei suoi saggi e soprattutto non ho le capacità critiche per farlo.
Ma mi sorgono spontanee diverse domande: Serviva un altro libro su Diabolik? Ne sentivamo la mancanza di un saggio sui fumetti neri? Possiamo considerare questo libro un saggio? – Risposta no per entrambi le domande e di seguito vi spiego il motivo, analizzando il libro.
Intanto anche voi vi sarete posti una domanda, il titolo e il sottotitolo parlano di fumetti neri in generale e tu citi solo Diabolik, perchè?
Semplice, perchè ben il 70% del libro è dedicato a Diabolik e anche nelle 23 pagine dedicate ai restanti protagonisti dei fumetti neri, si parla spesso di lui anche con diverse foto, quindi più di un saggio sui fumetti neri io parlerei di un saggio su Diabolik con in appendice un accenno agli altri protagonisti.
Le 55 pagine dedicate a Diabolik sono cosi composte: critica ad un articolo di Vie Nuove pubblicando due lettere di lettori della rivista (4 pagine), intervista alle sorelle Giussani a cura di Maria Grazia Perini (7 pagine), articolo su Gino Sansoni tratto da “101 storie su Milano che non ti hanno mai raccontato” (3 pagine), copertine francesi di Diabolik nel capitolo “Diabolik – Nero di Francia” (16 pagine), “Animazione in borgata” spettacolo teatrale di Maria Rita Parsi con i dialoghi degli attori nei loro ruoli (24 pagine) ed arriviamo ad un totale di 55 pagine dove di saggistica ho visto ben poco, ho visto più un operazione di ricerca di altri testi dedicati a Diabolik.
Ma almeno le altre 23 pagine sono un saggio, un esame degli altri fumetti neri degli anni sessanta? Quattro pagine di frontespizio, di cui due vuote a cui segue uno scritto di presentazione dello scritto di Enzo Tortora (3 pagine), una pagina presenta “Il duello epistolare tra Phantom e Diabolik”, “Ci scappa il morto” è lo scritto di Enzo Tortora, pubblicato nel 1967, che prende spunto dalla lettera “K” presente nel nome di molti personaggi dei fumetti neri per buttare giù una critica, anche feroce per l’epoca, al mondo dei fumetti neri (7 pagine), “L’uomo mascherato sfida Diabolik” è il duello epistolare tra Phantom, in Italia conosciuto come “L’uomo mascherato”, e Diabolik (3 pagine), resoconto della Prima Mostra del Fumetto di Lucca a cura della rivista “Il Borghese” (2 pagine) e un intervista a Nino Cannata (3 pagine).
E anche nelle restanti 23 pagine c’è stata solo una ricerca di testi da pubblicare.
In conclusione, non credo che questo libro si possa considerare un saggio ne utile a conoscere meglio il mondo dei fumetti neri ne Diabolik, in quanto è solo una raccolta di scritti senza una minima nota critica. Scritti peraltro facilmente trovabili sul web.
Che dire? Deluso? Si e anche molto, mi aspettavo qualcosa di meglio, alla fine non analizza ne i fumetti neri ne Diabolik, è una semplice opera di ricerca senza neanche una conclusione da parte dall’autore, il suo pensiero, tranne che per la presentazione dello scritto di Enzo Tortora.
Ma mi resterà sempre un grande dubbio, perchè “Diabolik – Nero di Francia” e le copertine francesi?
Autore: ALESSANDRO TESAURO
Titolo: NERI COME IL CARBONE – I fumetti neri degli anni sessanta
Casa editrice: ALESSANDRO TESAURO EDITORE
Anno: 2019
Pagine: 78
Prezzo di copertina: € 15,00
Giudizio: 30/100